PROMUOVERE L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA PER SOSTENERE I PAESI NELL’ATTUAZIONE DELL’ACCORDO DI PARIGI
Efficientamento: nuove strategie, sinergie e soluzioni per combattere il cambiamento climatico
L’articolo 10, paragrafo 5, dell’Accordo di Parigi afferma che accelerare, incoraggiare e rendere possibile l’innovazione è fondamentale per una risposta globale, efficace e a lungo termine ai cambiamenti climatici e per promuovere la crescita economica e lo sviluppo sostenibile. Le capacità dei Paesi di guidare e rendere possibile l’innovazione delle tecnologie climatiche sono quindi fondamentali. Le soluzioni al cambiamento climatico devono arrivare dall’ambizione e dalla innovazione.
“È necessario essere più efficienti nell’utilizzo di risorse e tecnologie. Per de-carbonizzare l’industria c’è bisogno di innovazione, smart agriculture, smart greeds, smart energy use, che sono solo alcune delle risposte al cambiamento climatico. Il segretariato UN vuole divenire l’hub globale per l’azione climatica, sia a livello di policy, sia sondando tutte le possibili sinergie e strategie che permettano lo sviluppo di nuove tecnologie e accelerino il processo della loro implementazione contro il cambiamento climatico”.
Questa l’introduzione del Senior Director al segretariato UNFCCC, Daniele Violetti, nel side event sulla promozione dell’innovazione tecnologia per l’implementazione dell’accordo di Parigi.
Durante il side event sono intervenuti rappresentanti di svariate realtà operanti nel settore della trasformazione e implementazione per lo sviluppo sostenibile e la lotta al cambiamento climatico come: TEC, CTCN, Solar Impulse Foundation, Climate-KIC e Adaptation Fund.
Argomento chiave l’innovazione, spiega Ambrosio Yobanolo del Real, chair TEC: “è fondamentale creare connessioni tra il tessuto imprenditoriale e i tecnology incubators e accellerators, così come è di primaria importanza analizzare i casi di studio più recenti sulle best practices di implementazione di tecnologie industriali per sfidare il cambiamento climatico”, facendo riferimento alla sezione del IPCC group 3 – mitigation of climate change.
Una visione economicamente vantaggiosa del cambiamento climatico
“Combattere il cambiamento climatico non deve risultare come un handicap per lo sviluppo economico: al contrario, ad oggi le tecnologie per l’efficientamento energetico (uso e produzione di energia) risultano essere una via profittevole ed economicamente vantaggiosa”, afferma Bertrand Piccard, chairman di Solar Impulse Foundation. C’è bisogno di diventare più efficienti e di sprecare meno.
Rivedere le leggi che rallentano la transizione a nuove tecnologie e alla loro implementazione
L’aiuto fondamentale deve arrivare dalla legge, dalle norme e regolamentazioni che devono imporre la transizione. Bisogna “creare il bisogno” di conversione. I decision makers devono agire sul fronte legale per creare la necessità di forti azioni climatiche, di sviluppo delle tecnologie del loro implemento. Secondo i dati riferiti durante l’evento, in Africa ad oggi i tre quarti dell’energia, dell’acqua e del suolo sono sprecati per colpa dell’inefficienza tecnologica. Bisogna prediligere una mentalità di “quality over quantity” nella produzione di energia. “Just transition is that everybody really has an advantage in it, all the population, fighting climate change is not difficult, non-expensive, and everybody must contribute”.
È stata inoltre ampiamente sottolineata la necessità di aggiornare le leggi e di “clever regulations & new standards” che spingano a investire in nuove soluzioni di mercato come l’utilizzo di intelligenza artificiale (A.I.) per evitare gli sprechi idrici, energetici e sviluppare reti di trasporto e mobilità cittadina sostenibile. “È necessario focalizzarsi sull’efficientamento energetico, su un utilizzo più smart delle risorse. Bisogna creare feedback loops per individuare i gap legislativi o le leggi mal scritte che bloccano lo scaling up delle tecnologie sostenibili”, afferma Kirsten Dunlop, chief executive officer di Climate-KIC.
Per combattere il cambiamento climatico è necessario agire localmente
L’ultimo intervento del side event si è focalizzato sull’implementazione di progetti nei paesi in via di sviluppo. Tra i temi chiave anche l’importanza di prevedere l’implementazione di tecnologie “locally taylor-made”. Questo significa “proporre piani, strategie sostenibili e tecnologie appositamente ideate dopo un chiaro assesment dei bisogni delle comunità locali, poiché tali iniziative devono essere accettate e riconosciute completamente dalle popolazioni locali”, ha spiegato Mikko Ollikainen, Manager di Adaptation Fund.
Il side event si è concluso con una nota di colore e ironia: è stato fatto notare da uno degli speaker del panel che per far fronte al cambiamento climatico bisogna essere pragmatici e consapevoli. In tal senso nell’aula al momento del meeting, il sistema di climatizzazione obbligava i presenti a coprirsi per il freddo, mentre la temperatura esterna, a Sharm el Sheik, risultava essere di 27°C.
Articolo a cura di Samuele Giovanardi, volontario Italian Climate Network
Foto di copertina: Conferenza sul clima di Parigi, novembre 2015. Crediti: UN Climate Change