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Nov

ALLA COP27 UN’IMMERSIONE NELLE SOLUZIONI YOUTH4CLIMATE PER IL CLIMA

Si è svolto al Padiglione Italia della COP27 il side event che ha presentato le soluzioni per il clima proposte dai giovani tramite il percorso Youth4Climate. Un momento di confronto a cui ha partecipato anche l’inviato speciale italiano per il cambiamento climatico Alessandro Modiano.

Dopo la partecipazione a Youth4Climate: powering action di Settembre a New York, alcuni giovani provenienti da tutto il mondo hanno raccontato la loro esperienza, sottolineando come questa iniziativa abbia dato loro le possibilità di portare avanti idee in modi diversi. Una partecipante dall’Iraq ha raccontato come dall’incontro con altri giovani partecipanti abbia deciso di fondare un’associazione sul clima nella regione MENA (Medio Oriente e Nord Africa). Un altro partecipante della Tanzania ha spiegato quanto questa esperienza gli abbia dato la possibilità di entrare in contatto con interlocutori chiave per agire in modo concreto nelle azioni climatiche del suo Paese. 

L’iniziativa Youth4Climate è nata con  un percorso iniziato nel 2020, e ora si sta lavorando alla creazione di una struttura permanente sotto egida ONU per dare spazio ai giovani per discutere, confrontarsi, essere protagonisti nel processo negoziale e non solo. Come ha detto il giovane partecipante della Tanzania “Se non lo facciamo noi, chi può farlo? Se non agiamo ora, quando?”.
Secondo l’inviato speciale per il clima del Governo italiano, Alessandro Modiano, che è intervenuto all’incontro, ai giovani servono il coraggio, la passione e degli strumenti adeguati per poter agire, e in questo senso “possiamo dire che finora Youth4Climate è stato un successo”.

Ma cos’è Youth4Climate?

Youth4Climate fu annunciata dell’ex Ministro dell’Ambiente Costa durante la COP25 di Madrid e portata avanti nei mesi a seguire, anche durante la pandemia, nell’ambito della co-presidenza italiana e inglese per la COP26, con l’obiettivo di riunire giovani da tutti i Paesi del mondo. L’Italia si era impegnata nella realizzazione di uno spazio di confronto per i giovani, che permettesse loro di discutere, trovare soluzioni e presentarle ai decisori politici durante la COP26 del 2021. Uno spazio finalmente inclusivo a livello globale, parallelo e non concorrente a quello che i giovani di YOUNGO (il raggruppamento dei giovani dentro l’ONU lato clima, di cui ICN fa parte) che da molti anni organizzavano già conferenze giovanili sul clima a livello nazionale a portare input a quella globale annuale, la COY – Conference of Youth. Tra i pregi e i difetti di iniziative dal basso come le COY, la quasi ovvia scarsa rappresentatività: solo chi ha risorse finanziarie proprie o grandi strutture dietro può infatti permettersi, tra i 16 e i 30 anni, di partecipare attivamente a conferenze che spesso si tengono a migliaia di chilometri di distanza. L’iniziativa italiana, per quando top-down, puntava invece ad un’inclusione totale degli oltre 190 Paesi membri dell’ONU.

Così dopo circa 6 mesi di lavoro online, più di 400 giovani (quasi sempre un maschio e una femmina per Paese) si sono incontrati a Milano per 3 giorni per stilare il cosiddetto Youth Manifesto, un vero e proprio concentrato di idee ambiziose e creative per “trasformare le proteste in proposte”, purtroppo eliminato all’ultimo minuto dal testo finale del Glasgow Climate Pact, documento conclusivo di COP26. 

L’evento di Milano ha rappresentato il lancio di un processo di empowerment giovanileche ha fornito uno spazio e gli strumenti necessari a molti giovani per far emergere il loro potenziale e contribuire attivamente e concretamente a prendere parte del cambiamento per un futuro migliore in modo inclusivo. 

Proprio sugli strumenti e sulle soluzioni è stata incentrata le seconda edizione della Youth4Climate, che si è svolta a New York nel Settembre 2022, come flagship event (ve ne abbiamo parlato in questo articolo). In questa edizione i giovani hanno avuto la possibilità  di dialogare tra loro e incontrare decisori politici e rappresentanti istituzionali, confrontandosi anche con altri stakeholders e rappresentanti di UNDP (co-organizzatori di quest’anno). In quell’occasione è stata lanciata una nuova piattaforma di confronto -la youth4capacity, fruibile dagli attivisti di tutto il mondo – e anche una Call for Solutions, per accedere a fondi per realizzare progetti per il clima.

Foto: Youth4Climate: Powering Action. Nella foto, l’ex Ministro Roberto Cingolani, l’ex Presidente Mario Draghi e Achim Steiner, Administrator al UNDP.

Quale sarà il futuro?

Dalla seconda edizione a oggi, sono già stati realizzati vari webinar per assicurare che i giovani abbiano la possibilità di partecipare alla Call for Solutions. Come? Realizzando sessioni di preparazione sulla stesura di progetti. 

Durante COP26, l’allora ministro Cingolani aveva promesso che Youth4Climate sarebbe stato un processo permanente. Con piacere abbiamo constatato che l’iniziativasta proseguendo e crescendo. Il prossimo anno l’evento sarà realizzato a Roma, sede anche del UNDP Rome Center for Climate Action and Energy Transition che fungerà peraltro da sede del Segretariato di Youth4Climate negli anni a venire.

Qui il manifesto realizzato all’evento Youth4Climate.

Qui il video su cosa chiedono i giovani alla COP27.

Qui l’accesso alla piattaforma.

Articolo a cura di Aurora Audino, volontaria sezione advocacy di ICN e delegata rappresentante dell’Italia al Youth4Climate: Powering Action flagship event a New York

Foto di Copertina: credits Aurora Audino

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