07
Nov

COP27, AL VIA LE CONSULTAZIONI INFORMALI SU ACE

In sede COP27 si torna a discutere dell’Action for Climate Empowerment (ACE), un’espressione che fa riferimento alla volontà di coinvolgere attivamente i membri della società civile sui temi del cambiamento climatico. Questo dovrebbe tradursi in un piano che sviluppi e implementi i seguenti sei obiettivi: istruzione, formazione, sensibilizzazione, partecipazione, accesso alle informazioni e cooperazione internazionale.

Elaborato nel corso della precedente COP, il Glasgow Work Programme on Action for Climate Empowerments aveva definito l’ambito di applicazione e gli strumenti di attuazione dell’ACE.

Si era infatti delineato un piano d’azione a breve termine, costituito da quattro aree prioritarie più specifiche, volte a colmare le problematiche d’attuazione dei sei obiettivi di ACE. Le quattro aree prioritarie di questo Action Plan sono state quindi divise in coerenza politica, azione coordinata, strumenti e supporto, monitoraggio, valutazione e reportistica.

Così ci eravamo lasciati.

La prima consultazione informale ACE COP27 si è però aperta con una novità. Il co-facilitatore nominato ha proposto infatti l’elaborazione di un ulteriore nuovo testo rispetto a quello iniziato in sede COP26 e portato avanti durante le sessioni intermedie di giugno, riformulato in modo da essere più semplice e fruibile, anche per gli esterni.

Questa richiesta è stata tuttavia percepita dai Paesi partecipanti come inaspettata: ci si attendeva di proseguire da dove si era rimasti e con le stesse modalità di lavoro, che vedevano lo svolgimento delle discussioni in sede di consultazione privata, anche detta consultazione informale-informale, riservata cioè ai soli rappresentanti dei gruppi negoziali dei singoli Paesi. Come ha spiegato la delegata dell’Unione Europea, infatti, le parti avevano trovato il loro setting di lavoro nelle consultazioni di questo tipo ed erano già giunte ad accordi avanzati sul documento di implementazione sull’Action Plan. Il Canada, anche a nome dei Paesi partecipanti, ha espresso la stessa preoccupazione, chiedendo esplicitamente al co-facilitatore la necessità di ritornare alle consultazioni precedenti (quindi informali-informali), individuando momenti appropriati durante la COP27 per organizzare tali meeting.

Va ricordato infatti che il documento in discussione tra le parti è particolarmente dettagliato e tecnico, e le quattro aree prioritarie sembrerebbero già togliere l’attenzione dai sei obiettivi principali dell’ACE. Sarà quindi cruciale monitorare l’andamento dei prossimi incontri per valutare la realizzazione del testo finale.

Articolo a cura di Erika Moranduzzo e Camilla Pollera, volontarie sezione Clima e Diritti

Credits foto di copertina: Pexels/Karolina Grabowska

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