11
Nov

È TEMPO DI SOLUZIONI DI EMERGENZA, NON DI MODIFICHE INCREMENTALI. LE RACCOMANDAZIONI DEGLI ESPERTI DELL’EMISSION GAP REPORT

Il tema dell’aumento delle emissioni, causa numero uno del cambiamento climatico, e di quanto dobbiamo ridurle per essere in linea con l’Accordo di Parigi, torna nei padiglioni della COP27 durante la giornata sulla Decarbonizzazione, che si focalizza sulle soluzioni da adottare.

Al padiglione dell’Unione Europea, dove qualche giorno fa avevamo visto anche la presidente della Commissione Ursula Von del Layer, diversi esperti hanno presentato i vari capitoli dell’Emission Gap Report che è stato lanciato a fine ottobre dall’UNEP e di cui vi avevamo raccontato i messaggi principali in questo articolo.

Il report ha coinvolto 77 autori, 41 istituzioni e 100 revisori esterni: non solo ci dice a quale scenario di aumento della temperatura ci porteranno le promesse degli Stati fatte fino ad oggi, ma ci parla anche delle soluzioni e delle raccomandazioni per colmare il cosiddetto “gap” emissivo, ovverlo la differenza tra la situazione che si prospetta considerando le condizioni e promesse attuali e quanto ci manca per mantenere l’aumento della temperatura entro 1.5 gradi a fine secolo.

Il messaggio è chiaro, non abbiamo più bisogno di soluzioni incrementali: abbiamo bisogno di soluzioni di emergenza. In sette capitoli, si parla infatti di andamento delle emissioni globali, tenendo in considerazione i Contributi Deterministici Nazionali (NDCs) e gli obiettivi a lungo termine, con le trasformazioni necessarie nel settore della fornitura elettrica, nell’industria, nelle costruzioni e nei trasporti. Altre due capitoli interi vengono dedicati alla trasformazione del sistema alimentare e alla trasformazione del sistema finanziario.

All’evento al padiglione europeo di COP27 si sono sottolineati tre punti importanti per sbloccare la trasformazione necessaria a colmare il gap emissivo in vari settori:

1. Evitare di essere bloccati nella dipendenza dalle fonti fossili per anni: attualmente ci sono già molti progetti per sostenere le infrastrutture per i combustibili fossili; si deve evitare sia di supportarne di nuoie, sia di costruire infrastrutture ad alto contenuto di carbonio;

2. Prepararsi per le emissioni zero in tutti i settori: facilitare lo sviluppo di tecnologie che ci permettano di arrivarci.

  1. Le energie rinnovabili: sono ora disponibili, dobbiamo garantire lo scambio e risolvere l’intermittenza.
  2. Industria: non abbiamo ancora raggiunto la neutralità, ad esempio per il cemento e l’acciaio.

3. Realizzare le soluzioni a grande scala

  1. Supportare le rinnovabili.
  2. Elettrificare l’industria, abbandonando i combustibili fossili.
  3. Ammodernare le strutture nel campo delle costruzioni.

Per quanto riguarda il settore alimentare, irelatori hanno ribadito l’importanza di decarbonizzarlo: con lo scenario attuale porterebbe a un aumento delle emissioni del 60-90% al 2030.
Per una trasformazione del sistema finanziario gli esperti hanno elaborato diverse raccomandazioni. Tra queste:

  1. Aumentare l’efficienza dei mercati finanziari
  2. Introdurre il carbon pricing
  3. Indurre comportamenti finanziari
  4. Mobilitare le banche centrali
  5. Creare dei Club per il clima (come ad esempio la Just Energy Transition Parnership) e  iniziative finanziare trasversali

Nella ricerca delle soluzioni migliori per colmare il gap emissivo la cooperazione internazionale riveste un ruolo importante, e in particolare i relatori della giornata hanno ribadito quanto sia fondamentale cooperare per una eliminazione “giusta” del carbone, supportando l’interconnessione di sistemi elettrici a emissioni zero, trovando soluzioni per i nuovi materiali di base a neutralità carbonica (come il cemento e l’acciaio) e condividere le best-practice.

Fonte: slide mostrate al side event dell’Unione Europea alla COP27.

Le soluzioni riguardano tutti. Il report declina le varie raccomandazioni per colmare il gap emissivo sui vari attori: i governi nazionali, il settore privato, i cittadini, gli investitori e le banche di sviluppo (le immagini mostrano le varie raccomandazioni per la trasformazione di alcuni settori). Come sappiamo, non esiste una soluzione unica per risolvere la crisi climatica, ma è necessaria una combinazione di misure di vario livello.

Fonte: slide mostrate al side event dell’Unione Europea alla COP27.

Articolo a cura di Aurora Audino, volontaria sezione Clima e Advocacy

Foto di copertina: credit Aurora Audino

You are donating to : Italian Climate Network

How much would you like to donate?
€10 €20 €30
Would you like to make regular donations? I would like to make donation(s)
How many times would you like this to recur? (including this payment) *
Name *
Last Name *
Email *
Phone
Address
Additional Note
Loading...