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Giu

GLOBAL STOCKTAKE: LA BOZZA DI TESTO PER DUBAI (IN ITALIANO)

Si è conclusa ieri, 14 giugno, la negoziazione relativa alla struttura – ovviamente “indicativa” – della decisione finale di COP28 sul Global Stocktake, una bozza su cui i Paesi potranno ancora lavorare ma che di fatto pone le basi per le discussioni, e quindi le decisioni, di Dubai a fine anno.

I Paesi e gli altri stakeholder potranno inviare i propri contributi e commenti sia sul contenuto della decisione che sulla struttura prima del 15 settembre. Tali contributi saranno poi discussi in un successivo workshop che si terrà ad ottobre – per maggiori dettagli riguardo al processo del Global Stocktake lasciamo il link all’articolo sullo stesso tema pubblicato nel precedente Bollettino COP da Bonn.

Questa la bozza approvata, visionata da ICN e tradotta in italiano:

“Questa nota informale è stata preparata dai Co-presidenti dei negoziati su questo punto all’ordine del giorno [Questioni relative all’inventario globale – Global Stocktake – nell’ambito dell’Accordo di Parigi] sotto la propria responsabilità, sulla base delle deliberazioni delle Parti [gli Stati] in questa sessione. La bozza indicativa di struttura per una decisione CMA5 [il negoziato relativo all’Accordo di Parigi da tenersi a COP28] è un work-in-progress. Viene offerta per facilitare la discussione e non pregiudicare il lavoro futuro, la decisione finale, GST futuri né impedisce alle Parti di esprimere le proprie opinioni in futuro. Le Parti hanno espresso punti di vista divergenti su C.3. Queste opzioni alternative sono presentate fra parentesi sotto.

Bozza indicativa di struttura per la decisione CMA5 del GST1 

A. Preambolo 

B. Contesto e considerazioni trasversali 

C. Progressi collettivi verso il raggiungimento delle finalità e degli obiettivi a lungo termine dell’Accordo di Parigi, compresi relativamente all’Articolo 2, paragrafo 1 (a-c), alla luce dell’equità e della migliore scienza disponibile, e informando le Parti per aggiornare e potenziare, in modo determinato a livello nazionale, l’azione e il sostegno 

C.1 Mitigazione  

C.2 Adattamento  

[Alt. 1

C.3 Flussi finanziari e mezzi di attuazione e sostegno 

Alt. 2 [proposta dal Gruppo Africano]

C.3 Mezzi di attuazione e sostegno, inclusi i flussi finanziari

Alt. 3 [proposta dall’Arabia Saudita]

C.3 Mezzi di attuazione e sostegno

Alt. 4 [proposta dagli USA]

C.3 Rendere i flussi finanziari consistenti con un percorso verso basse emissioni di gas a effetto serra e uno sviluppo resiliente [il testo dell’Articolo 2.1c dell’Accordo di Parigi]

C.3bis Mezzi di attuazione e sostegno]

C.4 Sforzi relativi a perdite e danni 

C.5 Sforzi relativi alle misure di risposta 

D. Rafforzare la cooperazione internazionale per l’azione per il clima 

E. Guida e prospettive per il futuro”.

Foto di Elisa Terenghi, ICN

Il testo è stato approvato dopo una lunga negoziazione, anche a tratti di carattere informale (si veda in tal senso l’immagine di apertura di questo articolo, rubata durante un momento informal), che ha portato a qualificare la bozza come “indicativa” e che si è concentrata in particolare sul punto C3, per il quale sono ancora sul tavolo tre diverse alternative testuali proposte, non a caso, da attori storicamente molto diversi politicamente nei negoziati: USA, Arabia Saudita e Gruppo Africano. La convergenza si è trovata sull’inserimento delle quattro opzioni indicate sopra, grazie in particolare alla mediazione della Svizzera fra Paesi del Nord e del Sud globale. I Paesi Occidentali hanno infatti insistito per mantenere i “flussi finanziari” espliciti e separati dai “mezzi di attuazione e sostegno”, nell’intento di esplicitare la necessità di rendicontare anche rispetto alla finanza privata e non soltanto rispetto a quella pubblica. 

Una divergenza di vedute ben inquadrata nello stallo che ha dominato il negoziato fino al 14 giugno, nello scontro politico tra Paesi sviluppati e Paesi in via di sviluppo rispetto ai finora non soddisfacenti fondi diretti dai primi verso i secondi a favore dell’azione climatica. 

Articolo a cura di Elisa Terenghi, Volontaria ICN

Foto di copertina: di Elisa Terenghi

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