26
Ago

COME È ANDATO IL DIALOGO CON I GIOVANI DELLA SOCIETÀ CIVILE A BERLINO DURANTE IL 13° PETERSBERG CLIMATE DIALOGUE

Il 13° Petersberg Climate Dialogue, si è tenuto tra il 17 e 19 luglio subito dopo il Vertice G7 e i negoziati intermedi di Bonn, riunendo alti rappresentanti di circa 40 Paesi per preparare la strada verso la COP27. Nell’ambito del Petersberg Climate Dialogue, anche una volontaria di ICN ha partecipato allo scambio informale con esponenti del governo tedesco e altri giovani delegati della società civile. 

Un momento per costruire un clima di fiducia

Il Petersberg Climate Dialogue, co-organizzato dal Ministero degli Affari Esteri Federale tedesco e dal paese che detiene l’attuale presidenza alla COP27, l’Egitto, ha rappresentato un momento di confronto multilaterale per costruire un clima di fiducia in vista dei negoziati di novembre. Nell’organizzazione del Dialogue, il Ministero degli Esteri tedesco, che lo ha ospitato per la prima volta (dopo l’assunzione della delega alla diplomazia climatica prima assegnata al Ministero dell’Ambiente), ha deciso di instaurare un dialogo con i giovani della società civile, per ascoltare le idee, in un momento in cui il Ministero stesso tedesco sta delineando il suo nuovo piano d’azione.

Se avete seguito i nostri canali social, ora, vi ricorderete forse quindi che il 19 luglio ha visto la partecipazione di una volontaria ICN, Aurora Audino, in qualità di Young Climate Delegate per l’Italia, all’incontro informale organizzato con la Ministra agli Affari Esteri tedesca, Annalena Baerbock, la Segretaria di Stato nonché Inviata Speciale per l’Azione Climatica Internazionale, Jennifer Morgan ed altri 40 giovani delegati provenienti dagli stati invitati al Dialogue.

Jennifer Morgan, Inviata Speciale per l’Azione Climatica Internazionale (S) con Aurora Audino, Volontaria ICN (D)

Nelle stesse sale in cui poche ore prima si erano incontrati i rappresentanti di Stato, i giovani sono stati accolti nell’Ufficio agli Affari Esteri dalla Ministra e dalla Segretaria di Stato che hanno aperto l’incontro presentando le priorità discusse in quei giorni, tra le quali emergono le perdite e il danno dovuti ai cambiamenti climatici (loss and damage), il raggiungimento degli obiettivi della finanza climatical’accelerazione della transizione energetica e dell’efficientamento energetico, nonostante gli attuali rallentamenti dovuti alla crisi russa.

L’incontro con i giovani della società civileAurora ha avuto modo di intervenire ponendo una domanda alla Ministra su come poter operazionalizzare il principio di equità intergenerazionale al fine di creare un processo più strutturato per la partecipazione dei giovani ai tavoli decisionali. In particolare, ha chiesto il parere della Ministra sull’istituzione di un Giovane Delegato per il Clima e di un fondo speciale per supportare ed educare i giovani (qui la domanda intera).

Aurora Audino, Volontaria ICN

Rispondendo all’intervento, la Ministra ha evidenziato l’importanza di riconoscere l’esistenza di diversi livelli di partecipazione e al tempo stesso rafforzare le istituzioni democratiche, prima tra tutte il Parlamento, evitando la creazione di centri di potere alternativi, specialmente in questi periodi di instabilità. A livello nazionale, la Ministra ha sottolineato come in Germania, ad esempio, “abbiamo lavorato molto per la partecipazione dei giovani nel Parlamento e la partecipazione della società civile nei processi decisionali è molto importante, mentre stiamo ancora lavorando su equità di genere.” A livello internazionale, la Germania supporta anche finanziariamente i giovani e i paesi del Sud del mondo e questo è qualcosa che si potrebbe discutere e portare avanti a livello europeo. 

La Ministra è apparsa meno convinta sull’idea di strutturare la partecipazione dei giovani nei negoziati internazionali per il clima attraverso l’istituzionalizzazione della figura del Giovane Delegato. Per Baerbock è fondamentalmente una questione di credibilità mentre, secondo lei, “la strada da perseguire è quella dell’ascolto e delle consultazioni, come questo incontro, in cui cerchiamo di includere le vostre voci mentre stiamo creando le nostre linee guida per la politica estera.”

La riproposizione di questo evento il prossimo anno e una maggiore integrazione delle idee dei giovani negli incontri più politici del Dialoguepotrebbe essere il primo passo. Sarà abbastanza?

Articolo a cura di Aurora Audino, Volontaria di Italian Climate Network

Immagine: Flickr


ll Petersberg Climate Dialogue venne istituito nel 2010 dall’ex cancelliera Angela Merkel, per migliorare la comunicazione tra i capi di Stato (selezionati su base annuale) e i Ministri per l’Ambiente, dopo il fallimento della COP15 nel 2009 a Copenaghen. Il primo Petersberg Climate Dialogue si è svolto sul Petersberg a Bonn, da cui il nome. Da allora si tiene a Berlino.


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