LE FERITE DI COP26 BRUCIANO ANCORA – E LA GUERRA NON AIUTA
Finiscono due settimane di negoziati intermedi sul clima e con essi, probabilmente, un’epoca di mezzo tra COP26 e ciò che sarà il mondo a novembre tra conflitti in Europa, elezioni in Brasile ed elezioni mid-term negli Stati Uniti. Il tutto verso una COP27 che ormai, a meno di cinque mesi dal fischio d’inizio, si prefigura come – quale che siano gli esiti delle dinamiche citate – la prima mondiale di uno scenario geopolitico sicuramente inedito.
L’URGENZA DI PARLARE DI LOSS&DAMAGE
A poco più di sei mesi dalla chiusura di COP26, i governi del mondo si preparano a tornare nell’arena globale del clima per i negoziati intermedi del 2022, che prepareranno la COP27 di Sharm El Sheikh prevista per novembre 2022. Gli intermedi si terranno come ogni anno a Bonn, in Germania, dove ha sede il Segretariato ONU che organizza i lavori della Convenzione Quadro sul clima, la UNFCCC. Si svolgeranno in presenza dal 6 al 16 giugno e vedranno un ritorno in presenza di negoziatori e osservatori, dopo il mezzo flop dei negoziati intermedi online del 2021. Ma quale sarà il punto di ri-partenza?
LA DIPLOMAZIA DEL CLIMA RIPARTE
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