#TOGETHER4TRANSPARENCY: UNA SERIE DI EVENTI SUL NUOVO SISTEMA DI TRASPARENZA
La trasparenza nella reportistica (e quindi il sostegno alla comparabilità dei dati) è un tema essenziale per l’Accordo di Parigi, perché permette di avere uno strumento universale di rilevazione e misurazione dei progressi sulla mitigazione dei cambiamenti climatici, sulle misure di adattamento e sul supporto fornito o ricevuto.
Il negoziato sulla trasparenza a COP26 era terminato con il raggiungimento di accordi importanti, con le regole principali finalmente definite – ne avevamo parlato qui. Ora si tratta di mettere quelle regole in pratica e sviluppare le competenze dei Paesi (Ministeri, centri di ricerca, università a sostegno) su questo tema affinché tutti abbiano i giusti strumenti per partecipare allo sforzo collettivo, dai più grandi ai meno attrezzati. Il segretariato UNFCCC ha per questo lanciato l’iniziativa #transparency4climate, una serie di eventi dedicati al tema durante tutta la durata di COP27.
In vista del prossimo report sulla trasparenza previsto dal nuovo sistema Enhanced Transparency Framework – report che tutte le Parti saranno tenute a preparare nel 2024 -, quest’anno ci si prepara sciogliendo gli ultimi dubbi, e formando per quanto possibile conoscenze e competenze necessarie ad applicare le nuove regole.
Puoi gestire solo quello che puoi misurare
Alla plenaria di apertura dell’iniziativa era presente Al Gore, ex Vice Presidente degli Stati Uniti d’America e allora capo della delegazione degli Stati Uniti all’Earth Summit di Rio de Janeiro nel 1992. Gore ha sottolineato l’importanza di assicurarsi che il mondo abbia a disposizione i dati necessari per marciare verso la neutralità climatica. Ha ribadito la famosa frase “puoi gestire solo quello che puoi misurare” per dire che i dati (sulle emissioni, sul clima) sono un requisito necessario ad una migliore battaglia climatica, con il necessario aiuto della tecnologia. A tal proposito, martedì a COP27 è stata anche lanciata la “New Climate Trace Facility”, iniziativa su come le tecnologie di intelligenza artificiale possono aiutare nel raccogliere dati su nuove fonti emissive.
Il sistema di trasparenza, l’ossatura del Paris Agreement
“La trasparenza è il vero e proprio sistema portante dell’Accordo di Parigi” ha ribadito Marianne Karlsen, presidente del SBI (Subsidiary Body for Implementation, uno degli organismi di supporto nei negoziati ONU sul clima) nella plenaria di apertura di #together4transparency. Karlsen ha anche sottolineanto che la trasparenza non ha solo a che fare con dichiarare dei numeri, assicura l’obbligo di responsabilità (accountability) e l’affidabilità (reliability) per il raggiungimento degli obiettivi climatici. Responsabilità che deve essere poi dimostrata a tutti i livelli: globale, regionale e nazionale.
Il supporto del segretariato UNFCCC ai Paesi
Nell’ambito di #Together4transparency, i partecipanti alla COP27 potranno seguire tre filoni tematici per prepararsi al meglio al nuovo sistema di reportistica. Il primo sulla condivisione di esperienze e insegnamenti durante la transizione verso il nuovo sistema di trasparenza; il secondo sul coinvolgimento con i principali stakeholder; il terzo sulle opportunità per i Paesi in via di sviluppo. Un esempio è il nuovo progetto di assistenza (da un punto di vista tecnico) lanciato da Climate Action Africa in partenariato con il Canada, che permetterà ai Paesi di ricevere supporto nella stesura del nuovo piano di reportistica da consegnare nel 2024.Riprendendo le parole di Karsen, anche noi ci auguriamo che alla fine di COP27 i delegati – anche tramite la partecipazione a queste iniziative di capacity building – abbiano un piano di azione vero e proprio per iniziare il loro “viaggio nella trasparenza”.
Articolo a cura di Aurora Audino, volontaria sezione Clima e Advocacy
Foto di copertina: gadget identificativo dell’iniziativa dell’UNFCCC #Together4transparency