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Dic

COP24: incontri informali per sciogliere i nodi della trasparenza

di Rachele Rizzo

E’ solo il terzo giorno alla COP24 di Katowice, ma le negoziazioni sono già entrate nel vivo. Dopo un lunedì di dichiarazioni pubbliche si è passati alle numerose negoziazioni informali per risolvere i dettagli più spinosi legati al Paris Rulebook, le linee guida per l’implementazione dell’Accordo di Parigi.

Tra i temi trattati emerge con forza il nuovo framework sulla trasparenza, che acquista sempre più urgenza in vista del Global Stocktake, il processo di revisione per la valutazione dell’attuazione dell’Accordo di Parigi, previsto per il 2023. Con l’Accordo di Parigi viene infatti richiesto un maggior sforzo di rendicontazione delle attività e delle emissioni da parte di tutti i paesi, compresi i paesi meno sviluppati e i piccoli stati insulari, i quali per la prima volta dovranno comunicare ogni due anni i propri progressi rispetto alle proprie azioni climatiche.

Le discussioni di questi giorni comprendono le ormai note trattative sui contributi determinati a livello nazionale per la mitigazione (NDCs) e le modalità di comunicazione delle misure di adattamento, su cui emergono divergenze tra i paesi che spingono per uno standard quanto più omogeneo e i paesi che vogliono che le richieste siano adattate alle diverse possibilità tecniche ed economiche dei paesi.

Il tema della trasparenza tocca in maniera trasversale anche il nodo della finanza climatica, poiché uno dei requisiti del nuovo framework include anche il supporto internazionale dato e ricevuto ai vari paesi per le azioni di mitigazione ed adattamento.

Ad animare i corridoi della COP sin dal mattino sono stati i rappresentati di People’s Demands for Climate Justice, con un’azione dimostrativa per riportare l’attenzione dei negoziatori alle esigenze della società civile internazionale, dando importanza ai diritti delle persone e al contrasto al cambiamento climatico senza cedere alle pressioni del settore dei combustibili fossili. Lanciata in previsione della COP24, questa iniziativa ha raccolto le voci di 290 mila persone e 358 organizzazioni da tutto il mondo, tra cui anche Italian Climate Network.

La giornata è stata inoltre segnata dall’evento speciale dedicato al Report sugli 1.5°C presentato dall’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), nel quale si è sottolineato nuovamente come i cambiamenti climatici stiano già impattando su persone ed ecosistemi in tutto il mondo e di come sia importante ed ancora possibile limitare il riscaldamento globale entro il grado e mezzo, anche se questo richiede uno sforzo maggiore per la transizione di tutti i settori.

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