cop27 emissioni
18
Nov

MITIGATION WORK PROGRAMME, RIMOSSO IL RIFERIMENTO AL PICCO DELLE EMISSIONI ENTRO IL 2025

Venerdi alle 2 di notte è stata pubblicata la nuova bozza sul Mitigation Work Programme, il programma di lavoro per la mitigazione di cui avevamo parlato qui.

Il programma è diventato ora uno dei nodi cruciali di COP27 perché nelle discussioni di giovedì sera l‘Unione europea avrebbe ribadito l’impegno a istituire immediatamente un nuovo fondo per perdite e danni, ma in cambio chiede che “i Paesi si impegnino a raggiungere il picco delle emissioni globali entro il 2025, oltre a ridurre gradualmente tutti i combustibili fossili e non solo il carbone, come indicato nel patto di Glasgow sul clima dello scorso anno”. 

Riferimento a picco delle emissioni entro il 2025, dalla bozza di sabato 12 novembre

Tuttavia il riferimento al raggiungimento del picco delle emissioni entro il 2025 non è contenuto nella bozza del Mitigation Work Program pubblicata nella notte tra giovedì e venerdì, mentre era presente nella bozza che era stata pubblicata sabato 12 novembre. Nessun accenno alla questione neppure nella bozza della decisione finale di COP27, pubblicata venerdì mattina.

Sembra che al centro delle discussioni sul picco delle emissioni entro il 2025, precedentemente contenuto nel Mitigation Work Programme, ci sia la Cina, che punta al 2030 come anno in cui raggiungere il picco delle proprie emissioni, e al 2060 come anno per diventare carbon neutral.

A questo punto, a COP27 alla Cina arriva la richiesta di assumersi due impegni importanti: contribuire considerevolmente al supporto economico del fondo loss and damage e anticipare di 5 anni. rispetto alla sua tabella di marcia, il raggiungimento del picco delle emissioni.

Nella bozza del Mitigation Work Programme non è inoltre stato inserito il riferimento al phase out dai combustili fossili (ovvero il loro abbandono definitivo): non si parla neppure di phase down (riduzione)  ed è anche stato rimosso il riferimento al phase down dal carbone, che invece era presente nella bozza presentata una settimana fa. Si parla di ambizione, ma la attuale bozza in termini di mitigazione non è per nulla ambiziosa né dettagliata. 

Dalla bozza sono poi stati eliminati i riferimenti alle moltissime aree tematiche contenute nell’allegato del testo di sabato, e quindi si sono persi i riferimenti alla natura, alla conservazione e al ripristino di foreste e altri ecosistemi terrestri e marini, all’energia rinnovabile, all’economia circolare, alle nature based solutions, agli stili di vita sostenibili e ad altri 54 temi prima contenuti nell’ appendice del testo. 

In generale, la bozza è stata ridotta da 9 a 5 pagine, e molti riferimenti sono stati rimossi. Va inoltre considerato che le 5 pagine dell’attuale testo sono principalmente piene di opzioni alternative per gli stessi articoli (i principali articoli presentano piu di 2 opzioni di testo). 

Inoltre, la stanchezza delle negoziazioni fino a notte fonda inizia probabilmente a farsi sentire: il testo presenta almeno due opzioni identiche (un esempio sotto). 

Dalla bozza di testo di venerdì 18

Infine, anche la menzione al principio di equità e common but differentiated responsibility – che avevamo commentato positivamente nel precedente articolo – non è più sicura, dato che è presente solo in 2 opzioni di testo del preambolo ma non nella terza. 

Per fortuna, rimane la menzione alla scienza e all’obiettivo di 1.5C°. 

Per quanto riguarda la durata del Mitigation Work Programme ci sono due opzioni (2 anni o fino al 2030) mentre sono state eliminate quelle più ambiziose (fino a che l’obiettivo di Parigi non sia raggiunto).

È stato poi inserito l’esplicito riferimento al fatto che il Mitigation Work Programme  “non si tradurrà in nuovi obiettivi o traguardi oltre a quelli concordati nell’Accordo di Parigi, né richiederà l’aggiornamento o il potenziamento di contributi determinati a livello nazionale”.

Non il massimo, per una bozza di testo che si propone di “aumentare con urgenza l’ambizione e l’attuazione della mitigazione in questo decennio critico”. Aspettiamo di vedere cosa succederà nelle prossime ore.

Articolo a cura di Margherita Barbieri, volontaria della sezione Clima e Advocacy

Foto di copertina: CNBC

You are donating to : Italian Climate Network

How much would you like to donate?
€10 €20 €30
Would you like to make regular donations? I would like to make donation(s)
How many times would you like this to recur? (including this payment) *
Name *
Last Name *
Email *
Phone
Address
Additional Note
Loading...