Seconda settimana di negoziati a COP27 alla ricerca di un testo finale che sia soddisfacente per i paesi in via sviluppo e che dimostri la crescente ambizione dei negoziati. Gli elementi negoziali sul piatto li abbiamo visti in questi giorni: trasparenza, adattamento, finanza climatica e naturalmente il Loss&Damage, che ha infine una possibilità di vedere nascere il processo d’istituzione di una serie di strumenti finanziari.
Doveva essere una COP dell’implementazione, e lo è stata. Action, innovation, net-zero carbon future, investments: queste le parole più frequenti che si leggono sugli stand degli stati o di osservatori, nei titoli dei side event, che si sono ascoltate negli incontri e dibattiti in questa prima settimana di COP27. Il negoziato è ancora lontano da vedere una conclusione sui punti più caldi, Loss and damage e Articolo 6. Non sorprende, dopo la prima settimana.
Si è chiusa sabato 12 novembre la prima settimana di una COP imprevedibile, iniziata senza obiettivi chiari. I Paesi del Sud del mondo hanno trasformato la COP dell’adattamento e degli NDC in un teatro di scontro sul tema della finanziabilità di perdite e danni (Loss ad Damage). Il fronte occidentale sembra spacchettato, e anche l’Europa ora apre a un accordo politico subito.
Quest’anno per la prima volta da sempre alla COP27 c’è un padiglione cibo e agricoltura. La presidenza egiziana e la FAO lanciano il programma FAST. L’obiettivo del programma è quello di migliorare la quantità e la qualità dei contributi finanziari per il clima per trasformare l'agricoltura e i sistemi alimentari entro il 2030.
Alcuni studenti di Vanuatu hanno deciso di rivolgersi alla Corte Internazionale di Giustizia per rivoluzionare la lotta al cambiamento climatico. La loro proposta è stata supportata da 80 Paesi e sarà oggetto di votazione all’Assemblea Generale. Se si raggiungesse il consenso necessario, la Corte Internazionale di Giustizia potrebbe chiarire la responsabilità degli Stati agli effetti della crisi climatica.
Rilanciata e potenziata a COP27 una delle principali iniziative cooperative di COP26. Previste 28 azioni su energia, idrogeno, trasporti, acciaio, agricoltura per accelerare la decarbonizzazione entro il 2030. Aderiscono 45 Paesi del mondo incluse Cina, India e l’Unione Europea.
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