Il 13° Petersberg Climate Dialogue, si è tenuto tra il 17 e 19 luglio subito dopo il Vertice G7 e i negoziati intermedi di Bonn, riunendo alti rappresentanti di circa 40 Paesi per preparare la strada verso la COP27. Nell’ambito del Petersberg Climate Dialogue, anche una volontaria di ICN ha partecipato allo scambio informale con esponenti del governo tedesco e altri giovani delegati della società civile.
Dal 5 al 15 luglio scorso si è svolto a New York l’High Level Political Forum, momento culminante del processo di revisione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. I risultati hanno fatto emergere l’attuale immobilità politica su tematiche chiave come clima, ambiente, sviluppo e diritti.
Al termine dei lavori di COP26, nel novembre 2021, i leader mondiali inserirono nel documento politico finale, il Glasgow Climate Pact, la promessa che ogni Stato membro dell’UNFCCC avrebbe presentato obbiettivi aggiornati su mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici entro COP27, o almeno entro al fine del 2022. Che fine ha fatto quella promessa? Quanti Paesi hanno effettivamente depositato aggiornamenti delle loro promesse nazionali (NDC) sul clima?
i delegati del gruppo ANG avrebbero rifiutato formalmente di fare propria la posizione comune verso COP27 già adottata a luglio proprio dall’Unione Africana, che vede una nuova spinta sull’utilizzo domestico del gas naturale come energia di sviluppo e transizione. Un cul-de-sac istituzionale, insomma, nel quale i delegati dei governi africani alle COP rifiutano di aderire a una posizione adottata solo poche settimane prima proprio dai loro stessi governi, riuniti nell’Unione Africana.
Con un’iniziativa nata nell’ambito della SISC, Società italiane per le scienze del clima, la comunità scientifica chiede che la lotta alla crisi climatica venga posta in cima all’agenda politica e offre il suo contributo per elaborare soluzioni e azioni concrete.
Il gruppo informale di lavoro sui diritti umani unisce trasversalmente membri delle diverse constituencies della società civile integrate nel sistema dell’UNFCCC, con lo scopo di coordinarne l’azione per amplificare l’impatto. Il gruppo, guidato dal Centro di Diritto Internazionale dell’Ambiente (Center for International Environmental Law – CIEL), durante i negoziati intermedi di Bonn, ha richiesto una possibilità di confronto con il Relatore speciale sulla promozione e protezione dei diritti umani nel contesto del cambiamento climatico, Ian Fry.
Abbiamo a cuore il nostro Pianeta e vogliamo agire per il clima!
Italian Climate Network è un’associazione ONLUS nata per affrontare la crisi climatica e assicurare all’Italia un futuro sostenibile.
Gli impatti su ecosistemi, società e attività economiche sono un problema sempre più urgente che riguarda tutti noi, nessuno escluso. Per questo motivo lavoriamo affinché il tema dei cambiamenti climatici diventi prioritario nel dibattito pubblico e occupi un ruolo centrale nell’agenda politica nazionale.
Siamo impegnati quotidianamente in attività di educazione, divulgazione e advocacy, che puntano a coniugare rigore scientifico e capacità di rivolgerci a pubblici diversi.
Collaboriamo con altre associazioni, gruppi locali, aziende e autorità pubbliche, sia a livello italiano che internazionale, nella convinzione che la risposta a questa grande sfida non possa che essere collettiva.
Lavoriamo dal 2011, valorizzando l’impegno di tante persone, e continueremo a farlo per promuovere il cambiamento di cui abbiamo bisogno.
Aiutaci a costruire una società migliore, attenta soprattutto alle future generazioni!